Legislazione acustica in Italia
Con l’emanazione della Legge 447 del 26 ottobre 1995 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”, l’Italia si è dotata di una normativa organica in materia di protezione contro il rumore. Nell’ambito delle costruzioni, è stato poi emanato il Decreto Attuativo del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”, che ha fissato i requisiti acustici necessari per garantire che l’edificio sia progettato e realizzato in modo che il rumore al suo interno si mantenga entro livelli tollerabili.
I requisiti di isolamento acustico per le pareti divisorie
Per quanto riguarda l’elemento da costruzione “parete divisoria tra diverse unità immobiliari”, il Decreto ha indicato valori di isolamento acustico da garantire in opera, cioè a edificio realizzato. Gli elevati valori di isolamento acustico imposti dal Decreto 05/12/1997 sono ispirati agli analoghi requisiti contenuti nelle legislazioni dei più avanzati Paesi europei.
Il Consiglio della Comunità Europea nel 1994 ha emanato una Direttiva, definita la “Protezione acustica contro il rumore” come uno dei requisiti essenziali dei prodotti per le costruzioni. Come conseguenza, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno emanato Leggi nazionali che hanno recepito questa Direttiva.
La scelta della parete divisoria conforme alla 447
I valori di isolamento acustico di una stessa parete divisoria in laboratorio (Rw) ed in opera (R’w) differiscono in funzione dell’entità delle perdite laterali Cf; vale a dire differiscono dalle tipologie delle strutture laterali e dai loro giunti con la parete divisoria. Un’indicazione generale è data dal Regolamento Edilizio Tipo dell’Emilia Romagna, il quale richiede un valore di Rw certificato in laboratorio superiore di almeno 3 dB rispetto ai requisito di Legge
Legislazione acustica precedente alla Legge 447
In Italia non esisteva una normativa acustica organica precedente alla 447, ma solo alcune indicazioni specifiche per tipologie costruttive. Nella tabella sono riportati i requisiti richiesti da queste normative, confrontati con quelli della recente legislazione italiana.